ADDIO AD ADRIANO APRA’, MULTIFORME UOMO DI CINEMA

Ci ha lasciati all’età di 83 anni Adriano Aprà, critico e studioso di cinema, docente universitario, attore, regista e direttore di festival importanti. Animato da grande passione intellettuale e una instancabile vena da ricercatore, è stato tra i fondatori della rivista “Cinema e film” ed ha pubblicato, tra l’altro, saggi su Rossellini, Bellocchio, Bertolucci, Olmi, oltre che sul New American Cinema, sulla Nouvelle Vague e sulle forme del cinema documentario.  Ha anche diretto due lungometraggi,  “Olimpia agli amici” (1970), e il documentario “Rossellini visto da Rossellini” (1992), ed è stato interprete in film di Bertolucci, Ferreri, Straub e Huillet, Schifano.  Dal 1977 al 1989 ha diretto il Salso Film&TV Festival e dal 1990 al 1998 la Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Inoltre, è stato conservatore della Cineteca Nazionale dal 1998 al 2002 e docente di Storia del cinema italiano all’Università di Roma Tor Vergata dal 2002 al 2008. Negli ultimi anni, Adriano Aprà ha ideato e curato Fuorinorma, la rassegna cinematografica dedicata ai registi italiani contemporanei che sperimentano nuove forme del linguaggio cinematografico. Nell’ambito dell’edizione 2022/23 di Fuorinorma, svoltasi presso la Casa del Cinema, Aprà ha scelto di proiettare il film “La mia storia si perde e si confonde”, prodotto dalla Scuola Volonté, con la partecipazione degli allievi e allieve di Recitazione del Triennio 2016/19, diretto da Daniele Gaglianone e Imogen Kusch