NUOVI APPUNTAMENTI CON “DIFFERENZA VOLONTÉ”

Il percorso seminariale che si svolge lungo il triennio formativo della Scuola Gian Maria Volonté è dedicato alle principali tematiche approfondite dai gender studies e alla rappresentazione artistica e cinematografica dei generi . Durante il primo anno formativo gli allievi e le allieve della Scuola hanno partecipato al laboratorio di Olivier Malcor sugli stereotipi di genere attraverso le tecniche del Teatro dell’Oppresso. Durante il secondo anno il laboratorio sarà condotto dalla filosofa, esperta di gender studies e di arti marziali Alessandra Chiricosta.

Il percorso didattico prevede nel primo incontro un’introduzione agli studi di genere, i principali temi e le metodologie utilizzate in questo ambito e una riflessione sul  concetto e le pratiche della performatività nel mondo delle arti e dello spettacolo.

Nel secondo incontro si osserverà come si producano e che impatto abbiano sul nostro vivere gli stereotipi di genere, per proporre una riflessione più specifica su quanto e quando i media e le produzioni artistiche contribuiscano a rafforzarli o invece trovino modi per decostruirli.

Il terzo incontro avrà come tema centrale la mitopoiesi contemporanea nelle produzioni artistiche e cinematografiche, incentrandosi sulla costruzione di mythoi che confermano la visione di corpo-realtà maschili “forti” e corpo-realtà femminili “deboli”. Una parte della lezione offrirà un percorso esperienziale per imparare a comprendere come incarnare e riprodurre “un altro genere di forza”, che nasce quando ad agire sono quelle soggettività escluse e considerate inferiori.

Infine, il quarto incontro prevedrà un percorso marzialistico e filosofico, che considera il corpo nella sua interezza psico-fisica ed emozionale, e la riscoperta di una forza “combattente” che mette profondamente in crisi il paradigma del genere così come lo conosciamo, scoprendo nuove connessioni tra genere e forza. Per questo ultimo incontro, coadiuvato da Marika Marianello, gli allievi e le allieve saranno divisi-e in due gruppi per affrontare l’esercizio di pratiche derivate da arti marziali dell’Asia orientale e Sud orientale (in particolare Taijiquan, Ju Jitzu e Muay Thai) e dal Brasile (capoeira), unite a momenti specifici di riflessione condivisa.