IL FILM “CATENE” ALLO SPAZIO SCENA DELLA REGIONE LAZIO

Domenica 3 marzo 2024, presso SCENA – Spazio Cinema Eventi e Nuove Arti della Regione Lazio -, sarà proiettato il lungometraggio Catene nelle due fasce orarie 17.00 e 19.30. L’ingresso è gratuito e il film sarà accompagnato da membri del cast e della troupe. Già  presentato ad Alice nella Città, sezione indipendente della Festa del Cinema di Roma, l’opera è stata realizzata dagli allievi e allieve del Triennio 2019/22, guidati dai docenti e tutor della Scuola e dalla società di produzione esecutiva dispàrte. Si tratta di un film collettivo composto da cinque episodi, ognuno dei quali è diretto da un allievo o un’allieva del corso di Regia della Volonté (Anna Coccoli, Matteo Giampetruzzi, Lorenzo Nuccio, Flavio Santandrea e Lorenzo Vitrone), con un cast ogni volta diverso. Gli episodi sono accomunati da una cornice narrativa – l’inspiegabile scomparsa di una bambina – che si riverbera in tempi diversi dentro cinque storie sparse per Roma, accomunate da personaggi alle prese con le proprie catene, ossia con il legame che li stringe indissolubilmente a qualcun altro. Sono le vicende di Fausto, allenatore in pensione di una scuola di calcio, che passa le sue giornate dedicandosi completamente a Giacomo, il figlio affetto da autismo; la storia di Jacopo e Luna, giovane coppia in crisi e in preda alle proprie dipendenze da stupefacenti; Agata, che dopo aver provato tutta la vita a costruirsi una personalità indipendente dalla sua famiglia, dovrà fare i conti con la stessa malattia di sua madre; Carlotta e Francesco, due emarginati che si incontrano su un autobus notturno e che, giocando come due bambini, provano a fuggire dalle realtà a cui sono ancorati; e infine, mesi dopo la scomparsa della sorella minore, la storia dell’adolescente Marta, che si confronta per la prima volta col dolore della perdita e il peso dei ricordi. Come hanno dichiarato gli autori, il film nasce dall’esperienza di un periodo particolare segnato dalla pandemia, durante il quale isolamento e distanziamento hanno condizionato la loro vita e anche il loro percorso formativo, e proprio per questo hanno deciso di fare un film collettivo affrontando un tema cruciale come la possibilità o l’impossibilità di comunicare e di mantenere le relazioni affettive.