“VILLA DOLOROSA” IN SCENA PRESSO OFFICINA PASOLINI

La Scuola Volonté ripropone, in collaborazione con l’Officina delle Arti “Pier Paolo Pasolini”, lo spettacolo teatrale “Villa dolorosa”, nato da un laboratorio condotto dal regista Fabrizio Arcuri con la partecipazione di alcuni allievi e allieve del Corso di Recitazione del Triennio 2019/2022. L’evento è programmato dall’8 al 10 febbraio 2023, alle ore 19, presso il Teatro Eduardo De Filippo (Viale Antonino di San Giuliano 782/angolo Via Mario Toscano, Roma). L’ingresso è gratuito previa prenotazione sul sito www.officinapasolini.it.

VILLA DOLOROSA

Drammaturgia: Rebekka Kricheldorf
Regia: Fabrizio Arcuri
Interpreti:  Marilena Anniballi  Enrico Borello, Georgia Lorusso, Maria Chiara Orti, Andrea Palma, Francesca Parisi, Dharma Mangia Woods    Aiuto regia: Lia Grieco; Assistente alla regia: Marilena Anniballi; Costumi: Luna Mastrantonio.

Le feste di compleanno di Irina sono sempre state un fallimento completo: brutta musica, tentati suicidi, gravidanze improvvise, litigi e malauguri per il futuro. È il terzo anno consecutivo che va così: tutti ora sono buttati per terra, annoiati, in attesa che qualche cosa di diverso accada. In attesa che la vita celebri il proprio cammino con un regalo sorprendente, che porti un po’ di leggerezza e di speranza. Ma forse non è ancora arrivato il momento di darsi all’allegria.

“Villa dolorosa” è un gioco di sguardi: quello di Rebekka Kricheldorf incrocia lo sguardo di Cechov.

In Germania, ai nostri giorni, in una villa un po’ fatiscente, abitata da una strana famiglia, si festeggia un compleanno e all’orizzonte, sullo sfondo, si intravede “Tre sorelle”, il capolavoro. Cambiano le regole del gioco, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: afferrare la vita. Con leggerezza e col sorriso sulle labbra, malgrado il titolo un poco ingannevole! Ci si interroga sulla felicità, sul lavoro, sull’amore e su tante altre cose. Il tempo scorre, ogni anno si festeggiano i compleanni, ma ogni volta è diverso, qualcosa nelle nostre tre sorelle è cambiato, anche se non si vede chiaramente. Di certo, alla fine, la vita non l’afferri mai, ti sfugge da tutte le parti.